Come funziona Spotify e quanto costa?

Quanto costa Spotify? Volendo, anche nulla. Se ti accontenti della versione gratuita, per ascoltare in totale libertà (e in modo perfettamente legale) migliaia di brani musicali ti sarà sufficiente scaricare l’app del servizio, creare un account ed accedere. Certo dovrai convivere con le interruzioni pubblicitarie, non potrai avere la qualità di riproduzione a 320 kbps e, se lo utilizzi su smartphone, dovrai rimanere in modalità shuffle, ovvero con i brani “mescolati” dall’algoritmo dell’app. Passando ad un account a pagamento (ne esistono di diversi tipi, dall’individuale a 9,99 Euro mensili fino al Family – che comprende 6 account – a 15,99 Euro) le inserzioni scompariranno e potrai personalizzare molto di più la tua esperienza musicale, trasmettendo in streaming su impianti stereo esterni, speaker bluetooth ed altro. Gli abbonamenti possono essere disdetti in qualsiasi momento. 

Ma come funziona Spotify in concreto? Il bello di Spotify è che si tratta realmente di un servizio universale. Lo puoi utilizzare su computer, sia in ambiente Windows, che Mac o Linux, ma anche da smartphone o tablet, sia con sistema operativo Android oppure iOs. Grazie all’app dedicata creare la tua playlist preferita, salvare i tuoi artisti del cuore o andare alla scoperta di band o generi musicali particolari o a te assolutamente sconosciuti sarà semplice e divertente. E se non vuoi scaricare l’app, su computer puoi usare Spotify direttamente da browser, come ad esempio Chrome, puntando al sito del servizio e accedendo con il tuo account.

Creare un account su Spotify è facile e rapido. Ti sarà sufficiente collegarti al sito del servizio – o scaricare l’app per il tuo smartphone o tablet - e creare l’account, scegliendo se farlo attraverso l’immissione dei tuoi dati e mail o utilizzando il tuo eventuale profilo Facebook.

Una volta lanciata l’app o la pagina web, l’interfaccia del servizio è semplice da utilizzare. Il pulsante di ricerca ci permette di trovare all’istante artisti, band, brani o playlist che ci interessano, mentre nella parte in alto a destra potremo aggiungere amici al nostro elenco e vedere quello che ascoltano. La parte bassa dell’interfaccia è riservata invece ai comandi di riproduzione: play, stop, volume, avanzamento del brano, coda di riproduzione e possibilità di collegarsi ad un dispositivo esterno.

Cliccando sul cuoricino accanto al nome dell’artista, del brano o della playlist che stiamo ascoltando, questi ultimi saranno inseriti nella nostra libreria dei preferiti. In base a questi dati Spotify creerà in automatico delle playlist tarate sui nostri gusti e ce le proporrà.

A proposito di playlist, esse non sono altro che elenchi di brani composti da noi o da altri utenti Spotify. Per crearne una clicca sul tasto “Crea playlist” ed inizia ad aggiungere i brani che desideri. Se decidi di rendere pubblica la tua playlist, ovvero disponibile a tutta la community di Spotify, potrai anche vedere i dati di ascolto.

Bene, ora hai imparato a gestire al meglio le opzioni e i punti di forza di Spotify, ma Internet offre decine di potenti app e servizi – da Facebook a Instagram, da Google Ads a Google AdSense -per accrescere la propria visibilità ed aumentare le opportunità commerciali. Per evitare di improvvisare e commettere errori è bene però affidarsi a professionisti che lavorano con e sulla rete ogni singolo giorno. Ideal è un’agenzia di comunicazione digitale a 360 gradi. Dai piani di marketing allo sviluppo di siti, lo staff Ideal è composto da professionisti  qualificati e costantemente aggiornati sulle novità del mondo digitale. Contattaci per una prima consulenza gratuita: siamo pronti a moltiplicare le tue opportunità di successo ottimizzando la tua immagine sui canali digitali.